Non si contano i vantaggi di una plastificatrice. Grazie a questa macchina, infatti, si possono rivestire con due pellicole di plastica trasparente fogli di carta e cartoncino di diversi formati e grammatura. In questo modo si ottengono documenti protetti e impermeabilizzati di diversa consistenza, durata e rigidità, pronti a sfidare ogni minaccia, dall’usura alla deperibilità della materia cartacea.
I ‘miracoli’ delle migliori plastificatrici
Il processo di plastificazione consente di rendere lucidi o opachi gli elementi sottoposti al trattamento sottraendoli al naturale processo di deperibilità che li porterebbe a deteriorarsi nel giro di poco tempo, come accade alla carta in tutte le sue forme. Utilizzando una plastificatrice, invece, si possono far durare più a lungo immagini, foto, fogli, tessere e ogni genere di stampati in formati variabili, senza contare il vantaggio anche estetico che ne deriva.
È, infatti, innegabile che un documento piuttosto che una foto usciti dal rullo di una buona laminatrice non hanno niente a che vedere con un misero foglietto soggetto a pieghe o strappi se ‘strapazzato’ o semplicemente vittima dell’usura e del tempo. Vuoi mettere un biglietto da visita ‘impettito’ e senza l’ombra di una piega messo a confronto con uno spiegazzato cartoncino che esce malconcio dal portafogli? C’è modo e modo di presentarsi, non credete?
A scuola come in ufficio: tutti i vantaggi della plastificatrice
Tutti (ma proprio tutti!) possono trarre vantaggio dall’uso della plastificatrice, come è meglio esemplificato in questo elenco:
- Studenti
- Casalinghe
- Impiegati
- Hobbisti
Ci fermiamo qui, anche se l’elenco potrebbe continuare, ma ci limitiamo a queste categorie, fra le più popolari, che nella plastificatrice possono trovare una valida alleata nella vita di tutti i giorni. Per gli studenti, ad esempio, usare questo tipo di macchina può facilitare le dinamiche didattiche, basterà procurarsi un modello basico per poter plastificare pagine scritte, disegni, schemi, mappe, grafici, ma anche diplomi e attestati per farli durare più a lungo. Che dire, poi, degli impiegati? È sottintesa, per non dire scontata, l’utilità di una plastificatrice per chi lavora in ufficio e combatte quotidianamente con montagne di scartoffie.
Oltre a riportare ordine e praticità nella gestione del lavoro, infatti, questo strumento può coadiuvare l’impiegato, il bancario e qualsiasi altro professionista a dotarsi di biglietti, badges, pass e quant’altro, il tutto opportunamente plastificato. Ma anche a casa la plastificatrice dà una marcia in più alla comune massaia, che potrà divertirsi a plastificare variopinte tovagliette da sfoggiare nelle occasioni o schede di ricette da mettere a frutto ai fornelli.
Per finire, un cenno agli appassionati di bricolage o altri hobby ‘fai da te’, che grazie a una buona plastificatrice possono dare libero sfogo alla fantasia. Come? In ogni ambito creativo dell’arte e dell’artigianato, così come i collezionisti potranno salvare con questo sistema i loro reperti cartacei o naturali, quali foglie e fiori.
Plastificatrici con display, come sceglierle
Plastificare è un’operazione più semplice di quanto si possa immaginare. Anche le ‘matricole’ potranno cimentarsi con successo in questo procedimento, pur essendo alle prime armi e trarre soddisfazione dall’uso di questo macchinario ottenendo risultati a dir poco sorprendenti.
Grazie alla presenza di un monitor più o meno ampio, risulta più pratico e intuitivo programmare le azioni da compiere e i comandi da impartire alla macchina. Fra le migliori plastificatrici con display spiccano i modelli di casa Fellowes dotati di sensori ‘autosense’ in grado di individuare in automatico lo spessore delle pouches.
In alternativa, sempre fra i modelli con display, si possono rinvenire macchine provviste di opzione ‘Easy-Access’ che consente l’apertura del macchinario per la pulizia dei rulli in modo da assicurare la massima qualità di plastificazione invariata nel tempo. Poi, ci sono anche plastificatrici che includono la modalità ‘riposo’, una funzione che si aziona dopo un periodo di ‘stand by’ per ridurre i consumi energetici.
Perché il display fa la differenza
Nei top di gamma si riscontra il display Lcd con funzionalità avanzate di orientamento ai vari step dell’iter di plastificazione. In caso di inserimento difettoso del foglio si attiva nelle macchine più evolute l’opzione di ‘retromarcia’ che consente il recupero della pagina male inserita e la riallinea per portare a termine con successo il procedimento di plastificazione. Questo tipo di macchinari, ovviamente, sono più costosi delle plastificatrici di base, in genere si tratta di apparecchi in grado di plastificare pouches di ogni spessore fino a 250 micron e si attestano su prezzi da 500 euro in su.
Pur essendo la ‘crema’ del settore sul mercato di riferimento, queste plastificatrici dispongono di display estremamente facili da usare e impostare, tarati su più impostazioni di velocità e opzioni di controllo termico. Il display funge anche da guida per facilitare la lettura dei dati e guidare all’uso corretto della macchina anche i neofiti. A completamento delle funzioni più utili e sfruttate, si segnala nelle migliori laminatrici con display l’opzione ‘anti-inceppamento’ e la funzionalità di salvataggio della memoria pre-impostata.
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