Plastificare foto e documenti è una prassi, divenuta ormai comune in molti ambiti, che offre molti più ‘pro’ che ‘contro‘.
I vantaggi offerti dalla plastificatrice, una macchina semplice da usare ma al tempo stesso molto utile per la salvaguardia e la protezione di tutti i materiali trattati, sono infatti molteplici.
Ma non ci limiteremo ad enumerare i tanti vantaggi delle plastificatrici o laminatori di ultima generazione, bensì andremo a scovare anche le ‘controindicazioni‘ che possono manifestarsi nell’uso di questi strumenti divenuti nel tempo pratici mezzi di ordinaria fruizione.
Oltre agli innumerevoli vantaggi che comporta la plastificazione, infatti, possono essere riscontrati, soprattutto in certe tipologie di macchine, dei ‘contro‘ che possono rendere il trattamento sconsigliabile soprattutto per determinati materiali.
Partiamo dai ‘pro‘, non senza aver prima chiarito di cosa stiamo parlando.
L’Abc della plastificazione
Prima di addentrarci alla scoperta dei mille e un vantaggio dati dall’impiego della plastificatrice, cerchiamo di spiegare meglio, in estrema sintesi, cosa significa plastificare.
Parte da questo particolare trattamento tutta una serie di vantaggi, che superano di gran lunga gli svantaggi, assimilabili all’uso della plastificatrice, come si può vedere nella tabella a seguire:
Pro | Contro |
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Protezione, abbellimento e lunga durata dei supporti plastificati | Certe macchine possono risultare ingombranti |
Lotta ai tentativi di contraffazione | In fase di acquisto si deve tener conto anche delle ricariche di ‘pouches’ da acquistare separatamente |
Impermeabilizzazione dei materiali trattati | L’utilizzo dei modelli a caldo può essere dannoso per certi materiali, soprattutto sintetici, poco resistenti alle alte temperature |
Risultati più professionali sia sul piano funzionale che visivo | Nella laminazione a freddo i risultati possono essere al di sotto delle aspettative sia in termini di qualità che di durata |
I prodotti plastificati risultano visibilmente migliorati nell’aspetto, che può essere brillante e lucido oppure opaco, a seconda del tipo di materiale o, semplicemente, del proprio gusto personale.
In genere, la variante lucida, data dall’utilizzo di pouches ‘ad hoc’ esalta il cromatismo di foto e copertine, mentre in altre situazioni si predilige l’effetto opaco, di sicuro meno appariscente, ma altrettanto sofisticato e gradevole all’occhio.
Un’arma contro la contraffazione
Chi non conosce o frequenta il mondo della plastificazione non mette in conto tutti i pregi di queste macchine innovative e tecnologiche.
C’è, addirittura, chi stenta a riconoscerne le innumerevoli doti funzionali.
Una di queste è, sicuramente, la lotta alla contraffazione.
Un materiale plastificato, infatti, si sottrae a qualsiasi alterazione restando inalterato nella sua ‘corazza’ di plastica.
Altro vantaggio il prezzo
Per quanto versatili, tecnologiche e multifunzione possano essere, le plastificatrici sono fra i macchinari meno cari reperibili sul mercato.
Pur costando poco il loro compito è insostituibile.
Niente meglio di una plastificatrice allunga la vita di fogli, manoscritti, attestati, documenti, card e molto altro.
Eppure (incredibile, ma vero!) queste infaticabili assistenti virtuali, che irrobustiscono e nobilitano ogni tipo di supporto prevalentemente cartaceo, costano un’inezia.
Il risultato è una concorrenza che ha sgonfiato i prezzi delle plastificatrici, in vendita a partire da 20, 30 euro di base, se ci si accontenta di modelli senza eccessive pretese, ma prestanti per design e performance di livello.
I dispositivi più diffusi sono i modelli A3 e A4, in grado di plastificare formati standard, ma oggi le migliori plastificatrici sono in grado di laminare anche misure ‘extra’, sia mini che ‘extra large’.
A caldo o a freddo? Pro e contro
Le plastificatrici si suddividono in modelli funzionanti a caldo o a freddo, anche se i prodotti più completi e ‘di grido’ includono ormai entrambe le funzioni, offrendosi al cliente come macchine molto versatili e dalle opzioni intercambiabili.
Difficile stabilire il meglio o il peggio di queste varianti, perché entrambe le tipologie presentano un ‘pacchetto’ di pro e contro.
Andiamo a scoprire quali, nel dettaglio.
Premesso che il metodo a caldo è il più popolare e, per così dire, inflazionato, non è detto che plastificare a freddo sia un ‘ripiego’, ma a volte si dimostra come il miglior sistema di plastificazione per determinati materiali che ‘aborrono’ il calore.
Nelle plastificatrici a caldo vengono pre-riscaldati i rulli che compongono la macchina, la cui azione è amplificata dalla pressione degli stessi.
Il risultato è una sorta di ‘accoppiamento’ fra il supporto e la pouche che si scioglie per effetto del calore fondendosi come colla con il materiale oggetto del trattamento.
Frutto di questa elaborazione sono documenti o foto brillanti, vivide e consistenti,
I materiali che escono dal rullo risultano più spessi e robusti, praticamente inalterabili.
Oltre ad essere meno diffuso, il metodo a freddo non garantisce la stessa qualità offerta dalle plastificatrici a caldo.
Questo perché il meccanismo è differente, più superficiale e meno incisivo.
In pratica, si utilizzano in questi laminatori, più di nicchia e meno diffusi se non a livelli industriali dove vengono privilegiate produzioni in serie, dei particolari film adesivi che vengono applicati al supporto prima del passaggio in macchina.
Più pregi, meno difetti, ma…
Come vedete, l’acquisto di una buona plastificatrice può rivelarsi un ottimo investimento, dal momento che i pro superano alla grande i contro.
Certo, non è un’equazione scontata, in quanto quelli che per alcuni sono pregi per altri possono essere difetti, come ad esempio la mole di certe macchine professionali che non si adattano a collocazioni per così dire domestiche.
Anche sul piano dei prezzi, poi, occorre fare dei distinguo.
Non tutte le plastificatrici, infatti, sono economiche.
Se infatti andiamo a sbirciare fra quelle professionali, vedremo da subito che i prezzi non si attestano più nell’ordine delle decine, ma possono raggiungere anche vette di svariate migliaia di euro.