Non solo copisterie, stamperie, cartolerie o tipografie.
Le plastificatrici servono anche molti altri negozi, data la funzione a cui sono chiamate, ossia plastificare una miriade di documenti, dallo scontrino agli orari di apertura e chiusura.
Ecco perché è così frequente trovarle sul bancone o nel parco macchine dei più svariati esercizi commerciali.
In giro per negozi
Le plastificatrici sono talmente diffuse in ogni genere di shop che i principali produttori hanno dedicato intere linee di laminatrici per negozi, deputate alla plastificazione di un pacchetto di oggetti, gadgets e documenti non solo cartacei.
Quando si parla di carte, nei negozi se ne maneggiano in gran quantità: volumi di faldoni, fatture, ricevute, scontrini e una valanga addizionale di carte variabili a seconda dell’attività esercitata.
Le plastificatrici, in generale, e quelle per negozi in particolare sono strumenti operativi che facilitano la gestione del lavoro e lo agevolano proprio perché forniscono i mezzi per ottimizzare le risorse disponibili.
Le plastificatrici per negozi e uffici sono dotate di multifunzioni che spaziano dalla comune plastificazione di fogli standard alla realizzazione di speciali tipi di stampe, copertine e brochure.
Nei negozi, in particolare, queste macchine hanno il compito di preservare da polvere, acqua e usura documenti, scontrini e fatture.
Tipi di shop
In determinati settori merceologici la plastificatrice si rende necessaria per plastificare i tagliandini dei capi di abbigliamento, accessori e calzature.
Ma anche in ambito alimentare sono all’ordine del giorno i materiali soggetti a plastificazione, come ad esempio le etichette, gli involucri o le scadenze da apporre ai cibi.
D’altra parte scopo del trattamento è conferire una resistenza extra ad ogni materiale, dando a qualsiasi prodotto un tocco protettivo per farlo durare più a lungo e preservarne l’integrità.
Senza contare che un oggetto plastificato risulta anche più ‘nobile’ e professionale all’occhio, così liscio e lucido come esce dal rullo.
Eppoi, vuoi mettere? Niente più macchie o strappi per chi ha a che fare ogni giorno con carte e cartoncini.
A ogni negozio la sua
Ogni negozio, che sia di abbigliamento, alimentari o altro comparto, può trovare nella plastificatrice una preziosa alleata anche nella lotta alla contraffazione.
Pure i negozi di fotografia e grafica devono poter contare su una plastificatrice professionale in grado di plastificare immagini, cartoline, collage ed altro.
Nelle copisterie e stamperie, invece, la plastificatrice serve a plastificare calendari e poster personalizzati, tessere, inviti e quant’altro, ma anche copertine di libri, agende, quaderni e rubriche.
Per non parlare delle agenzie di viaggio che necessitano di laminare gli orari delle linee di mezzi pubblici o dei ristoranti che hanno da plastificare menu e ricettari.
Quali plastificatrici per negozi offre il mercato?
La scelta non manca!
Fra le tante abbiamo spigolato le ‘regine’ della rete sulla base degli apprezzamenti postali gli utenti e delle vendite online.
Tra queste spiccano i modelli Rewd, più che plastificatrici delle macchine professionali di laminazione automatica, in grado di lavorare formati diversi (max A4) al costo approssimativo di 140 euro.
In questa tipologia di macchine un notevole valore aggiunto è dato dalla presenza di un interruttore sul retro per la rimozione di carta o sacchetti di plastica inceppati, anche in modalità manuale.
Le super compatte Rewd si prestano anche alla realizzazione di imballaggi in plastica, senza rumore e a plastificazione sia a caldo che a freddo, un sistema combinato che potete scoprire meglio in questo video che esemplifica al meglio questa duplice prassi di laminazione.
Le varianti più avanzate del noto brand incarnano macchine per studi professionali, ad elevata efficienza operativa con tempi di riscaldamento e prezzi più che competitivi.
Le meno care
Anche nel mercato delle plastificatrici per negozi la corsa al prezzo ‘affare’ non si ferma e alimenta le vendite soprattutto online.
Fra le recensioni spigolate in rete sul prodotto in oggetto prevalgono le lodi, che mettono in evidenza le virtù del gioiellino di Abox, innanzitutto la semplicità e convenienza dell’articolo.
Premendo lo start si accende in una manciata di minuti una spia rossa che avvisa quando la macchina è pronta.
A quel punto si inserisce il foglio da plastificare, non prima di averlo rivestito dell’apposita pellicola e la si fa scorrere fra i due rulli pre-riscaldati.
Il risultato è impeccabile: foglio rigido e lucido senza bolle d’aria o altre magagne.
I pregi delle mini.plastificatrici Abox sono elencati di seguito:
Punti di forza |
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Riscaldamento ‘lampo’ (dai 2 ai 4 minuti) |
Effetto ‘stiro’ senza bolle |
Opzione ‘anti-inceppamento’ |
Dotazione pouches e sacchetti laminati nel kit |
Cosa si dice sul web
Non si può dire che le mini plastificatrici Abox non siano ‘corteggiate’ sul web.
Chi le ha provate non fa che elogiarle per compattezza, funzionalità e convenienza.
Raccomandatissime dagli internauti, piacciono per l’equipaggiamento di cui sono dotate (fra gli accessori pouches, manuale di guida all’uso e una decina di fogli per plastificare), queste macchine convincono per la grande qualità riassunta in un piccolo involucro.
C’è chi le trova ‘utili, funzionali e con un fenomenale rapporto qualità/prezzo’, chi invece si sofferma di più sulle caratteristiche intrinseche del dispositivo, che promette (e mantiene!) il massimo delle prestazioni.
Spostandosi sulla ‘piazza’ di altri modelli meno ‘mignon’ ma più ingombranti, di pari passo con il livello di professionalità, il mercato delle plastificatrici per negozi s’ingrossa di giorno in giorno con l’arrivo sugli scaffali fisici e virtuali di modelli sempre nuovi.