Fogli, disegni, bigliettini, cartoline e tanto altro passano di mano in mano e rischiano di rovinarsi per effetto dell’usura e di altri agenti aggressivi come la polvere e l’umidità.
Se vogliamo conservarli a lungo possiamo plastificarli, così da averli sempre a disposizione anche in futuro, per riprenderli magari dopo anni a risvegliare un ricordo o un’emozione.
C’è modo e modo
Vi sveleremo in questa mini-guida come fare.
Vi faremo scoprire anche dei semplici trucchetti per ottenere risultati sorprendenti che nulla hanno da invidiare ai lavori professionali.
Apprenderete, passo dopo passo, come plastificare pagine, foto, segnalibri, ma anche tessuti e copertine da dieci e lode.
Plastificare ‘fai da te’
Se plastificare è un’attività amatoriale e saltuaria, anziché comprare una plastificatrice, si può provare con il ‘fai da te’.
Negli store specializzati si può acquistare un kit di materiali ‘ad hoc’ con una spesa irrisoria e senza dover sacrificare troppo spazio in casa.
Esistono in commercio rotoli adesivi da spellicolare, sia colorati che trasparenti, lunghi 2 metri e larghi 45 centimetri, che costano mediamente intorno ai 4 euro.
Ve ne sono di più piccoli a partire da una larghezza di 5 centimetri per ‘micro-lavoretti’.
Possono essere, inoltre, lisci o già dotati di trame a motivi geometrici per decorare il prodotto oggetto di plastificazione.
Come fare, step by step
Entriamo ora nel merito della plastificazione ‘fai da te’ per apprenderne i segreti e ottenere un risultato a regola d’arte.
Facciamo l’esempio di un semplice foglio A4 da plastificare.
Riponetelo su un piano pulito accuratamente, srotolate poi il rotolo di pellicola plastificata che avete precedentemente acquistato per realizzare l’operazione e ritagliatela della stessa misura del foglio.
Parola d’ordine: spellicolare!
Dopo aver tolto la pellicola dal rotolo sistematela con attenzione sulla pagina e fatela aderire perfettamente, senza creare antiestetiche bolle.
Potete anche procedere srotolando un po’ per volta la pellicola dal rotolo, in modo da applicarla con più cura.
Se si formano delle bollicine potete provare ad eliminarle con la pressione delle dita o con l’aiuto di una spugnetta.
Una volta terminato, potete rifinire il lavoro tagliando i bordi con le forbici per pareggiarli.
Al pari di un comune foglio A4 potete trattare con questo metodo anche altri materiali e documenti, come biglietti, cartoline e foto da appendere al muro.
Come plastificare con il ferro da stiro
Per chi non avesse dimestichezza con le plastificatrici, si può riassumere il ‘succo’ di queste macchine affermando che si tratta di apparecchiature dotate di rulli riscaldanti attraverso i quali far passare i documenti o altri materiali da plastificare.
Un effetto analogo si può ottenere con il ferro da stiro.
Chi non ha intenzione di investire soldi nell’acquisto di una plastificatrice, vuoi per risparmiare, vuoi perché è un’attività che non pratica spesso ma solo occasionalmente, può provare con questo sistema per così dire casalingo.
Gli effetti sono molto simili ai risultati di una laminatrice professionale, tutto sta a calibrare il calore e a usare correttamente il ferro.
Vediamo meglio come.
Come evitare pasticci
In alternativa ai fogli plastificati si possono acquistare anche delle bustine di plastica trasparente, tipo quelle già predisposte come portadocumenti, meglio se non forate.
Per questo genere di operazioni si consiglia di usare un ferro a vapore e di munirsi di un panno di cotone e un paio di forbici.
Se si vuole, ad esempio, plastificare un disegnino o una pagella vanno posti all’interno della custodia, al centro, dopodiché vi si stende sopra il panno in cotone e si passa più volte il ferro da stiro caldo al punto giusto, quanto basta per indurire il foglio.
Una volta che la plastica si sarà compattata, si potranno rifinire i bordi con le forbici e la pagina sarà finalmente pronta per essere appesa o conservata a lungo.
Con questo semplice e pratico sistema si possono plastificare i disegni dei bambini, i nostri documenti, dalle tessere associative agli abbonamenti ai mezzi pubblici ed evitare così che possano macchiarsi o strapparsi.
Un metodo alternativo per indurire pagine e copertine di libri o quaderni è una soluzione di acqua e Vinavil, adatta soprattutto per i cartoncini Bristol.
Il segreto sta nello spalmare la miscela in modo uniforme per un risultato gradevole e soddisfacente.
Come plastificare stoffe e tessuti
La plastificazione è un trattamento che non interessa soltanto carte e cartoncini, ma può essere estesa anche ad altri materiali come, ad esempio, stoffe e tessuti.
Cosa occorre
Per plastificare la stoffa occorre, ovviamente, la materia prima consistente in uno scampolo di tessuto, della superficie vinilica reperibile in commercio, tipo il Laminafix Transparent, uno straccio (facoltativo) e un ferro da stiro a secco.
Una volta tagliata la stoffa e la superficie vinilica della stessa dimensione si sovrappongono, si accende il ferro alla temperatura ‘lana’ e si lamina il tessuto dopo averlo stirato in precedenza.
Il procedimento è spiegato più dettagliatamente in questo video.
Se si vuole evitare di plastificare in casa si possono sempre acquistare dei fogli bell’e pronti negli shop dedicati, come ad esempio delle risme di fogli A4 già plastificati e già pronti per la stampante.
Per finire…
A conti fatti, chi non ha necessità di plastificare spesso qualsivoglia tipo di materiale o documento può trovare nel ‘fai da te’ un notevole risparmio.
Se si calcola, infatti, che una comune plastificatrice, anche la più basica, costa dai 20 euro in su e i fogli A4 per plastificare in modalità ‘self’ si pagano dai 10 centesimi l’uno a seconda dello spessore, la convenienza è assicurata.