Sono più di uno i buoni motivi che spingono a plastificare un documento o qualsiasi altro materiale generalmente cartaceo (ma non solo!) sia a titolo personale che per lavoro.
Perché plastificare un documento?
La risposta o, meglio, le risposte sono contenute nella seguente tabella:
I vantaggi della plastificazione |
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Conferiscono resistenza, brillantezza e professionalità all’oggetto trattato |
Preservano dall’usura |
Proteggono dalle contraffazioni |
Come potete facilmente dedurre dalla suddetta sintesi, plastificare fa bene alla ‘salute’ di foto, scritti e documenti testuali o di immagini che si intende salvare dalla scure del tempo.
Grazie alla plastificatrice, infatti, si ha modo di rivestire il supporto desiderato con una o più pellicole trasparenti, a mo’ di film adesivo o busta a pouche di diversi spessori e grammature, al fine di ottenere un risultato che abbina rigidità a lucentezza.
A prescindere dall’utilizzo privato o professionale, le plastificatrici in commercio possono essere di due tipi: a caldo o a freddo.
Quale scegliere fra le due?
Prima di avventurarsi nell’acquisto di una macchina plastificatrice serve un minimo di infarinatura sulle tipologie di questi dispositivi ormai divenuti di uso comune.
Inoltre, nella scelta della plastificatrice ideale serve avere le idee chiare sul da farsi per orientarsi meglio nell’acquisto di un modello piuttosto che un altro, a seconda di cosa si intende plastificare.
Ad esempio, per grossi formati tipo cartelloni pubblicitari è preferibile una laminatrice a freddo, mentre per plastificazioni di formati ridotti si consiglia l’uso di una plastificatrice a caldo che risulta più precisa anche nei dettagli.
Cos’altro c’è da sapere
Innanzitutto, le differenze funzionali fra plastificatrici a caldo e laminatrici a freddo, pur facendo presente che ormai il ‘distinguo’ non è più così rigido come in passato.
Oggi, infatti, il mercato di settore propone apparecchi ‘ibridi’ in grado di lavorare sia a caldo che a freddo con massima efficacia e funzionalità.
E’ il caso delle macchine multifunzionali e ‘trasformiste’ che si vestono da plastificatrici o laminatori con funzioni standard e accessorie, a seconda del materiale che si trovano a trattare, di volta in volta.
Questione di…gradi
Si può plastificare, dunque, sia a caldo che a freddo, come si apprende meglio da questo video tematico.
Cosa cambia, di fatto?
Nella plastificazione a caldo si utilizza un collante pre-riscaldato che fa aderire la carta alla plastica, una volta inserito il materiale da plastificare all’interno di una sorta di busta o ‘pouche‘.
Nella laminazione a freddo, invece, come suggerisce la definizione, non si usa il calore, ma la semplice pressione del rullo.
Quest’ultimo ‘accoppia’ il documento alla pellicola plastificata, in certi casi adesivante, facendola aderire al supporto cartaceo.
Nelle plastificatrici a caldo occorre portare la macchina a un livello di pre-riscaldamento che, nei migliori modelli, non supera i 3, 4 minuti.
Pro e contro
Entrambi i sistemi hanno pro e contro.
Ad esempio, la plastificatrice a caldo garantisce risultati migliori, ma in compenso le laminatrici a freddo costano di meno e possono lavorare anche materiali sintetici che con il calore potrebbero deformarsi.
In tutti i casi, le laminatrici a freddo si utilizzano prevalentemente per scopi amatoriali e hobbistici, che ne prevedono un uso discontinuo.
Diversamente, le macchine a caldo possono sfornare montagne di documenti in un baleno e sono quindi preferite in ambito industriale e nelle grosse aziende.
Ce ne sono di tutti i tipi e marche in commercio.
Eccone alcune.
Le migliori ‘2 in 1’
Il mercato delle plastificatrici ‘2 in 1’ include macchine che non si limitano a un solo sistema di laminazione, ma sono in grado di plastificare sia a caldo che a freddo.
Il vantaggio di queste apparecchiature è che danno all’utente la possibilità di alternare le funzioni del dispositivo scegliendo, di volta in volta, il metodo di plastificazione, a seconda dei materiali da elaborare.
In questo senso, le plastificatrici Dahle hanno una marcia in più rispetto alle omologhe di altri competitors, in quanto sono tra le macchine più versatili dell’odierno mercato di riferimento.
Inoltre, vengono vendute in confezioni ultra-accessoriate, che comprendono oltre a un set di pouches di diversi spessori in dotazione, pratiche forbici e taglierine per poter operare tutti i tagli e ritagli che si vogliono effettuare a plastificazione effettuata.
Un modo originale e alternativo per dare corpo a simpatici lavoretti o a progettazioni più impegnative.
Blusmart ‘docet’
Una delle alternative più valide in commercio porta la firma di Blusmart, azienda leader sul mercato delle plastificatrici a caldo e a freddo di ultima generazione.
I modelli Blusmart plastificano sfruttando diversi sistemi, quali il calore, i fogli adesivi o la pressione dei rulli a freddo.
Non a caso queste plastificatrici sono fra le più usate dal personale didattico nelle scuole per laminare ogni tipo di foglio, mappa, scheda o cartina geografica, ma anche tessere, certificati, attestati, opuscoli, figurine e carte da archiviare.
Idem per chi lavora in ufficio e necessita di una plastificatrice snella e compatta, ma estremamente efficiente, in grado di prestarsi a plastificazioni sia a caldo che a freddo.
Nella scelta del modello giusto contano anche i formati dei documenti o foto da plastificare, che condizionano
Non vi resta che avventurarvi a caccia della plastificatrice che fa per voi.