A lavoro come a casa, in ufficio come a scuola, si ha sempre bisogno di plastificare qualcosa.
Che sia un foglio, un badge, un segnaposto o un bigliettino da visita, la plastificatrice accorre in aiuto ogni volta che si presenta la necessità e lo fa in modo semplice, rapido e pulito.
Usarla è un sistema istantaneo che centra l’obiettivo di proteggere qualsivoglia documento, cartaceo e non, rivestendolo di una pellicola trasparente o ‘pouche’.
Grazie a questo trattamento, qualsiasi materiale cambia pelle, risultando indurito, lucido, liscio e impermeabile. In una parola, più resistente e migliorato anche nell’estetica.
Non parliamo di macchine aziendali o professionali che costano cifre proibitive, ma di apparecchiature pensate per usi sporadici e domestici, in commercio a poche decine di euro.
C’è però da mettere in conto che anche i modelli di fascia bassa non sono tutti uguali, ma differiscono soprattutto in base al tipo di documento da plastificare e allo spessore e formato delle pouches da utilizzare.
Questione di materiali
Intanto, bisogna avere chiaro il tipo di materiale da plastificare.
Un sostanziale ‘distinguo’ attiene all’ambito operativo in cui si intende inquadrare l’utilizzo della macchina.
Se si intende usarla a casa si avrà una gamma di materiali plastificabili diversi da quelli solitamente reperibili sulle scrivanie dell’ufficio o sul desk delle segreterie aziendali o scolastiche.
In entrambi i casi la gamma dei prodotti è ampia e assortita.
Fra le mura domestiche si richiede, generalmente, la plastificazione di documenti personali, quali tessere di riconoscimento, biglietti di auguri, foto, ricettari e orari, mentre in ufficio prevalgono badges, biglietti da visita, brochure, presentazioni di progetti e molto altro.
Pur rimanendo in fascia di prezzo economica, i prezzi differiscono proprio in base ai requisiti della macchina e all’uso che se ne vuol fare.
Pagare poco…’paga’
Oggi il mercato ‘sfata’ la credenza che pagare poco non ‘paga’.
Infatti, come per altri ambiti merceologici, anche nel settore delle plastificatrici si fanno sempre più largo macchine di qualità a basso costo.
Parliamo soprattutto dei modelli di ultima generazione, che hanno sposato l’equazione tecnologia-qualità a buon mercato, offrendo un ampio ventaglio di proposte di sicuro interesse.
Altro discorso per i modelli a bobina, più professionali e sofisticati, che partono da 100 euro in su.
Ma teniamoci in fascia bassa per analizzare le migliori plastificatrici ‘low cost’, quelle più economiche per intenderci, ma di qualità.
Largo ai modelli ‘low cost’
La scelta di plastificatrici economiche è varia e ‘intrigante’, oltre che sempre nuova per l’arrivo quotidiano di nuovi modelli sul mercato di settore.
Approdano ormai a cadenza quotidiana sugli scaffali, virtuali e non, nuovi modelli in grado di scalzare i dispositivi più datati e meno concorrenziali.
Amazon ‘docet’
Una delle linee più innovative è rappresentata dalla nuova gamma di plastificatrici ‘low cost’ firmata AmazonBasics.
Non stupisce che il colosso di vendite online in ogni ambito di mercato abbia partorito un nuovo gioiellino di tecnologia a prezzi calmierati subito dall’esordio, senza farsi pagare la ‘sbronza’ della novità.
Cos’ha di speciale questa gamma di ‘neo-plastificatrici’?
Sicuramente la funzionalità a braccetto con il prezzo, che si connota fra i più competitivi.
Oltre, naturalmente, al brand, che è di per sé una garanzia.
Una sorpresa anche per i neofiti che ne trarranno massima soddisfazione fin dalle prime battute.
Pur non essendo una macchina professionale, è in grado di elaborare non solo fogli standard, ma anche carte particolarmente delicate con risultati più che apprezzabili in entrambi i casi.
Altro valore aggiunto la velocità, che si attesta su ritmi lampo, sotto i 4 minuti di riscaldamento della macchina.
Massima versatilità a un prezzo stracciato che può indurre a frenare nell’acquisto di questa tipologia di plastificatrici per timore di scarsa affidabilità.
Niente paura, c’è da fidarsi, ve lo dimostrerà la macchina sul campo, con una resistenza fuori dalla norma e fogli plastificati a prova di scollamento.
Le economiche più vendute
Sempre chi non ha un budget rilevante da investire nell’acquisto di una buona plastificatrice può trovare pane per i suoi denti nella gamma di modelli Intey, al pari dei precedenti un mix di eccellenza concentrato in una delle offerte più vantaggiose reperibili sul mercato di riferimento.
Non sorprende che le plastificatrici Intey dominano le vette dei modelli più venduti online, trattandosi di un prodotto perfetto per le matricole alle prime armi con il mondo della plastificazione in tutte le sue sfumature.
Il sistema ‘Hot & Cold’
Comode, semplici e versatili, queste macchine sono in grado di lavorare sia a caldo che a freddo in virtù dell’esclusiva tecnologia ‘Hot & Cold’ di casa Intey.
Anche in questo caso bastano meno di 5 minuti per riscaldare l’apparecchio e fargli raggiungere temperature ottimali per il trattamento desiderato.
La pressione dei rulli in silicone, unita alla potenza del motore fanno il resto spianando a dovere ogni materiale senza ombra di grinza.
Nella tabella a seguire, i pro e i contro:
Vantaggi | Svantaggi |
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Facilità d’uso | Poco accessoriata |
Presenza di indicatori Led | Ideale per neofiti, ma inadatta a utenti esperti |
Minimo ingombro | Prodotto non professionale |
In conclusione…
Come avete potuto appurare, anche spendendo poco si può acquistare una buona plastificatrice, semplice e al tempo stesso performante e versatile, ma soprattutto tecnologica.
Se, poi, avete bisogno di una macchina più professionale (e costosa!) potete sbirciare fra i modelli di fascia superiore, che assemblano i migliori ‘masterpiece’ del 2020, che potete scoprire e comparare in questo elenco dei top di gamma di quest’anno.