Plastificare allunga la vita a un bel po’ di carte e documenti che necessitano di un trattamento conservativo per sfidare il tempo e l’usura.
Per poter raggiungere un risultato soddisfazione c’è, però, bisogno di macchine di qualità.
L’intera gamma di plastificatrici professionali disponibili sul mercato di settore comprende macchine robuste e di grandi dimensioni, anche se semplici da usare, in particolare modelli a pouches, a bobine, a caldo o a freddo, concepite per plastificare, laminare e ‘incapsulare’ una varietà di documenti cartacei di diversa misura e grammatura.
Le più professionali
Le plastificatrici più professionali sono i modelli a caldo.
Per quanto più costose, sono le uniche in grado di assicurare la massima resa e qualità a fronte di una maggiore durata nel tempo.
Il loro funzionamento si basa sul riscaldamento delle pouches che porta alla fusione della colla per far sì che la pellicola aderisca al foglio da plastificare.
In questo ambito ogni laminatrice si connota per caratteristiche precipue e distintive che la differenzia dagli analoghi prodotti dei competitors.
Uno dei terreni su cui le plastificatrici professionali si danno battaglia è la rapidità operativa, traducibile nel numero di fogli plastificabili in un determinato lasso temporale.
Se volete avere un’idea dei volumi produttivi ‘macinati’ al minuto da queste apparecchiature ad uso professionale potete evincerli dalla seguente tabella:
Ritmi di plastificazione | Rapidità |
Bassi | 100-200 mm/min. |
Medi | 250-550 mm/min. |
Alti | 600-1000 mm/min. |
High Speed | 1100-2000 mm/min. |
I pregi della tecnologia ‘High Speed’
Fra i modelli più professionali si annoverano, come si deduce dalla tabella, le plastificatrici con tecnologia ‘High Speed’, le sole in grado di produrre un’elevata mole produttiva in tempi record.
Ma non sempre i tempi di plastificazione sono così importanti, molto dipende dalla tipologia del dispositivo utilizzato e dalla sua frequenza d’uso.
Se, infatti, le tempistiche di plastificazione non sono così determinanti laddove si debba utilizzare l’apparecchio per semplici lavoretti in ambito domestico, assumono al contrario un peso determinante quando vengono impiegate nei luoghi di lavoro, in particolare nei lavori d’ufficio, nelle aziende e nei negozi.
Sta di fatto che la tecnologia ‘High Speed’ sia inflazionata soprattutto nelle grandi aziende che ne fanno un uso abbondante specialmente se devono generare alti volumi produttivi e generare cicli di stampati seriali.
Ciò non significa necessariamente che una maggiore velocità di plastificazione coincida con la massima resa qualitativa, anzi a volte tale equazione potrebbe risultare addirittura controproducente, inficiando la precisione del risultato finale.
Anche se professionali, infatti, alcune macchine eccellono in quantità a scapito della qualità, altre abbinano a produzioni extra l’eccellenza delle finiture. In certi casi nella scelta di una buona plastificatrice professionale ci si trova a un bivio dove si è chiamati a scegliere se optare per una laminatrice ultra veloce ma imprecisa nei dettagli o di qualità superiore pur se più lenta.
Il meglio del meglio
Fra le laminatrici professionali con il miglior rapporto qualità-prezzo si segnalano i modelli semi-automatici Protopic, che si prestano a utilizzi nei centri grafici, nelle tipografie e nei server di stampa con ritmi medi di laminazione di circa 10 mt/min.
In questi dispositivi il meccanismo di inserimento dei fogli, noto come feeder, è favorito dalla presenza di nastri trasportatori e sistemi di controllo pneumatico che contribuiscono alla posa corretta della pagina da plastificare.
Una luce a led guida l’utilizzatore al giusto posizionamento della carta sul supporto di alimentazione, dopodiché si innesca un processo totalmente automatico che permette di plastificare il foglio in modalità ‘fronte-retro’.
La conformazione e la tipologia fanno delle Protopic ottime plastificatrici ‘slit’ per la creazione di collage di immagini ed album fotografici. Il loro impiego determina molti ‘pro’ soprattutto per chi ‘bazzica’ in ambito grafico, fotografico e digitale.
Creare raccolte e ‘foto-album’ plastificati sarà intuitivo e divertente anche per chi è alle prime armi. Le migliori macchine professionali plastificano ‘fronte-retro’ i fogli e generano la goffratura della pellicola predisponendo al meglio i fogli per una successiva rilegatura. Per avere un quadro più completo ed esauriente sul mercato delle plastificatrici professionali potete leggere questo articolo sui migliori modelli con display.
Punti di forza
Nelle plastificatrici professionali, i vantaggi si riassumono, generalmente, in:
- Funzioni ‘2 in 1’
- Cordonatura a 180°
- Presenza di barre ‘antigraffio’
- Alimentazione a ‘tapis roulant’
- Predisposizione allo ‘Sleeking’ (spot digitale)
Nelle migliori plastificatrici di nuova generazione si segnalano il rewinder integrato, il monitor ergonomico e il compressore compreso nel kit, tutti elementi la cui presenza, meglio se simultanea, ottimizza la resa dei prodotti in questione.
Chi è alla ricerca di plastificatrici di ottima qualità a buon mercato può trovare un ampio assortimento di modelli evoluti nel ‘vivaio’ di Prime Matik, plastificatrici a caldo in grado di supportare anche formati più grandi, come gli A3, al prezzo lancio di un centinaio di euro.
Cos’hanno di speciale?
Sicuramente, queste laminatrici, imbattibili anche nel prezzo, si propongono come strumenti efficaci e flessibili, attivabili sia a caldo che a freddo.
Le plastificatrici a caldo sono in grado di raggiungere temperature fra 100 e 200 gradi, supportando fogli A 3 plastificabili alla velocità di 50 cm/min.
Per mantenere le aspettative del cliente i top di gamma si distinguono per robustezza e solidità strutturale, alla base dell’affidabilità di queste macchine che stanno diventando ormai di uso comune a casa, a scuola o al lavoro.