Per quanto, infatti, si tenda ormai a digitalizzare qualsiasi tipo di documento sotto forma di file archiviabili in nutrite gallery foto-testuali, sulla scrivania e negli armadietti si accumulano montagne di documenti di ogni genere che, col tempo e l’uso, tendono a deteriorarsi.
C’è modello e modello
L’ampia gamma di plastificatrici per ufficio presente negli store fisici e online fa leva su questo bisogno e si propone in un ampio assortimento di mercato.
In commercio sono reperibili apparecchi basici per usi saltuari, macchine di fascia media e modelli professionali per usi commerciali e aziendali intensivi.
Naturalmente variano anche i prezzi, in base alla tipologia della macchina, che da poche decine di euro può sforare il tetto dei mille e passa.
I vantaggi
Oltretutto i vantaggi offerti dalla plastificatrice sono molteplici e rispondono a diversi scopi.
In certi casi si rende necessario plastificare un documento semplicemente per salvarlo dal rischio di strappi o macchie.
In altri. come per i biglietti da visita o particolari cataloghi di presentazione di progetti o attività alternative, si plastifica per nobilitare il prodotto e presentarlo in una forma nuova ed elegante.
Pensate soltanto alla bella figura che si può fare presentando un fascicolo curato in ogni dettaglio, anche formale e adeguatamente rivestito con film plastificabili piuttosto che un fascicolo sciatto soggetto a strappi, grinze o altre magagne.
Proprio perché la carta o il cartone tendono a rovinarsi per via della scarsa resistenza e della permeabilità ai liquidi, il processo di plastificazione non si limita ad abbellire qualsiasi materiale cartaceo, ma lo preserva inalterato a lungo anche per usi frequenti e senza il rischio di deterioramento.
A pouches o a bobina?
Le plastificatrici si dividono in due tipi: a pouches e a bobina.
Lo spessore delle pouches si misura in micron, che possono variare in media da 75 a 125, ma ve ne sono anche di più spesse sul mercato di settore. Se volete approfondire l’argomento potete trovare altre info in questo video sulle plastificatrici a pouches.
Diversamente, le plastificatrici a bobina si basano su un sistema a rullo in grado di lavorare anche alti volumi di materiale da plastificare.
Date le elevate prestazioni in termini quali-quantitativi sono le più usate in ufficio, anche se il loro costo supera abbondantemente quello dei modelli a pouches.
Le plastificatrici a bobina si prestano a utilizzi professionali anche per la rapidità d’uso che permette plastificazioni a getto, in quantità decisamente superiori rispetto alla media operativa che si registra per questa tipologia di macchine.
Ecco perché questo genere di plastificatrici vince il confronto con macchine analoghe, piazzandosi nella hit delle macchine preferite negli uffici medio-grandi o nei negozi che macinano alti fatturati anche per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più ricercata.
Proprio il numero di clienti, unitamente alla frequenza d’uso, fa la differenza nella scelta di una plastificatrice per ufficio.
Nella seguente tabella sono indicate le caratteristiche delle varie plastificatrici suddivise per categorie e distinte per tipologia:
Le migliori plastificatrici da ufficio
Chi è in cerca di una buona plastificatrice da ufficio non ha che l’imbarazzo della scelta.
I migliori brand specializzati in questa sorta di dispositivi sono perlopiù già popolari e affermati sul mercato dei prodotti per l’ufficio.
Parliamo di firme quali Olympia, Fellowes, Hama, Leitz e molti altri, le principali aziende produttrici in grado di sfoggiare un ventaglio variopinto di offerte di qualità sia per chi necessita di una macchina per usi sporadici che per chi esige il massimo delle prestazioni in tempi record.
Ottime plastificatrici da ufficio sono anche le macchine Dahle, protagoniste di diverse linee ‘office’ distinte anche per dimensioni e formati.
Si segnala, a riguardo, il modello A4 caratterizzato dalla presenza di due rulli riscaldati, con l’aggiunta di spie a led per accendere l’apparecchio e, fra le altre funzioni, una modalità di plastificazione in qualità fotografica per pagine dallo spessore massimo di 0,5 mm.
Al pari delle migliori laminatrici queste macchine plastificano anche a freddo, utilizzando pouches spesse fino a 125 micron a faccia.
Tra le altre funzionalità accessorie si registra l’opzione ‘anti-inceppamento’.
La ‘forchetta’ dei prezzi
Nella valutazione della migliore plastificatrice da ufficio assume notevole rilevanza il range dei prezzi, che relativamente al mercato di riferimento è piuttosto vario e di larga scelta.
Le quotazioni sono proporzionali al tipo di utilizzo della macchina.
E’ possibile acquistare una plastificatrice anche per 20 euro, ma si sconsiglia di lasciarsi abbagliare da prezzi esageratamente bassi se si intende sfruttare il dispositivo a fini lavorativi e professionali.
Meglio una plastificatrice/laminatrice a caldo e a freddo a bobina, in grado di accontentare anche gli ‘insaziabili’.
In tal caso non basterà scucire poche decine o centinaia di euro ma si dovrà superare la soglia dei mille per poter contare a lungo su prestazioni e durata superiori.