La protezione di fogli, documenti, fotografie ed altri materiali non soltanto cartacei passa attraverso il rullo della plastificatrice.
Queste macchine, semplici e utilissime sia a casa che sul posto di lavoro, possono essere manuali o elettriche.
Le prime sono apparecchiature basiche a freddo che plastificano con la pressione dei rulli facendo aderire pellicole adesive al supporto desiderato, ma il grosso del mercato di settore ruota attorno alle plastificatrici elettriche.
Cosa sono e come funzionano
Le plastificatrici elettriche sono macchine alimentate a corrente, che mediante il calore irradiato dopo pochi minuti di pre-riscaldamento fanno sì che le apposite buste plastificanti (pouches) in cui viene inserito il materiale si fonda con lo stesso al pari di una potente colla, dando vita a un prodotto resistente, impermeabile e duraturo.
Rispetto ai modelli manuali le plastificatrici elettriche si distinguono per la qualità del risultato.
Infatti, il supporto laminato con questo tipo di dispositivi non si ‘scolla’ ma, al contrario, acquista consistenza e lucentezza, nonché un aspetto professionale soprattutto se si devono plastificare presentazioni, progetti, brochure o copertine di magazine.
Come funziona la plastificatrice elettrica?
Partendo dal presupposto che esistono un’infinità di modelli sul mercato, dalle mini-plastificatrici ai colossi per produzioni industriali, il funzionamento è pressoché lo stesso per tutte e si basa sull’azione del calore.
Una volta pre-riscaldata la macchina (una procedura che richiede al massimo 5 minuti) si inserisce il materiale da plastificare all’interno del dispositivo, dopo averlo rivestito con l’apposita pouche o busta plastificante.
La plastificatrice elettrica scalda fino a sciogliere lo strato plastificato della ‘tasca’ in cui è inserito il prodotto portandolo a una temperatura compresa fra 60 e 80 gradi.In questo modo la pellicola si fonde e il foglio o foto usciranno dalla macchina sigillati, irrobustiti, impermeabili ed anche più belli da vedere, il che non guasta.
Attenzione, però, perché una volta plastificato il documento è inalterabile, ossia non si possono più apportare eventuali modifiche o correzioni.
La plastificazione è un processo irreversibile, che una volta attuato non dà adito a cambiamenti, quindi prima di procedere sappiate che non si torna indietro.
Tutti i rischi da evitare
Come detto, le plastificatrici, fatta eccezione per i dispositivi manuali funzionanti a freddo ancora reperibili sul mercato, sono apparecchi che necessitano di elettricità per funzionare.
A seconda dell’uso che si dovrà fare della macchina, in fase di acquisto va valutato con attenzione il voltaggio, unitamente ai tempi di riscaldamento e alla velocità e potenza che incidono sulla qualità della resa finale.
Si consiglia di dotarsi di macchine dotate di sensore di spegnimento automatico, per evitare problemi qualora si dovesse dimenticare di spegnerle dopo l’uso.
Con l’elettricità non si scherza, pertanto sono parecchi i rischi che potrebbe comportare un uso scorretto di questo genere di dispositivi elettrici.
Fra i più frequenti la scossa, che si può prendere se il collegamento è difettoso o la tensione di rete troppo carica.
La sicurezza prima di tutto
Per essere sicuri al 100 per mille quando si usa una plastificatrice elettrica, bisogna considerare una serie di aspetti, alcuni dei quali non sono poi così scontati e intuitivi.
Cosa c’è da sapere, a riguardo?
Basta qualche piccolo accorgimento e un briciolo di buon senso per evitare potenziali incidenti.
Oltretutto, l’uso delle plastificatrici elettriche è fra i più semplici in assoluto.
Il consiglio è di collegare l’apparecchio sempre a spine accessibili, così da dare modo all’utilizzatore di staccare subito la presa se si verificano anomalie.
Allo stesso modo, è assolutamente sconsigliabile utilizzare la plastificatrice se ha un cavo difettoso o danneggiato, potrebbero infatti verificarsi dei corti circuito.
In tal caso rivolgersi all’assistenza della casa produttrice se disponibile o a un tecnico per la riparazione del danno.Per eventuali riparazioni ‘fai da te’ si suggerisce l’utilizzo di parti compatibili con il proprio modello, nel rispetto delle componenti originali.
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Sempre in tema di sicurezza, si consiglia di tenere lontani i bambini dalla macchina accesa.
Ciò per evitare il rischio di ustioni e per quanto riguarda l’utilizzo dev’essere sempre al coperto, in ambienti asciutti.Ricordatevi che fra i nemici più insidiosi della plastificatrice elettrica, come di molti altri elettrodomestici, c’è l’umidità.
Quale scegliere? I modelli ‘Premium’
Assodato che le plastificatrici elettriche funzionano a calore e hanno più o meno tutte le stesse dinamiche operative, ciò non significa che siano tutte uguali.
Oggi il mercato propone un’ampia diversificazione nell’offerta di questa tipologia di macchine.
Come orientarsi per l’acquisto giusto?
Intanto, chiedetevi a cosa vi serve e l’uso più o meno intensivo che intendete fare della vostra nuova plastificatrice elettrica.Le migliori plastificatrici elettriche a caldo, di cui troverete un’ampia gamma cliccando qui sono preziose alleate.
Vi aiuteranno a risparmiare tempo e denaro dandovi la possibilità di spaziare fra un’infinità di lavoretti hobbistici o elaborazioni di alta professionalità.
Amatoriali o professionali, le plastificatrici elettriche di qualità hanno il vantaggio di laminare presto e bene qualsiasi tipo di supporto proteggendolo da usura, polvere e agenti atmosferici, oltre ad assicurare lunga vita alle cose a cui tenete di più.
I brand ‘top’ del momento
In commercio sono molti i brand collaudati a cui affidarsi per una scelta di qualità.
Partendo dalle più economiche, come i modelli Crenova a circa 30 euro e le multifunzionali Tacklife ‘5 in 1’ sui 50 euro, si va poi a salire.